Entrare in Auser significa far parte di una grande famiglia diffusa in tutta Italia, una rete fatta di volontariato, partecipazione e attenzione verso le persone, in particolare le più fragili.
Un luogo dove si costruiscono legami, si evita la solitudine e si promuove una cultura dell’invecchiamento attivo, della cittadinanza e della solidarietà.
“Esci di casa, entra in Auser” è un invito a scegliere la partecipazione e il valore dell’impegno collettivo e solidale.
Entrare in Auser significa non essere mai soli, ma far parte di una grande famiglia diffusa in tutta Italia, una rete fatta di volontariato, partecipazione e attenzione verso le persone, in particolare le più fragili.
Un luogo dove si costruiscono legami, si evita la solitudine e si promuove una cultura dell’invecchiamento attivo, della cittadinanza e della solidarietà. “Esci di casa, entra in Auser” è un invito a scegliere la partecipazione e il valore dell’impegno collettivo e solidale.
Associati, chiedi la tua tessera alla sede Auser più vicina a te: dando valore ad Auser, dai valore anche a te!
L'incontro che vedete è stato organizzato da Auser Lombardia per riflettere, condividere pratiche, e chiedere regole e leggi più moderne, politiche educative e programmi di interventi di prevenzione a partire da un’analisi territoriale dei casi di femminicidio e dei servizi antiviolenza come strumento fondamentale delle amministrazioni pubbliche per comprendere meglio il problema e orientare efficaci politiche pubbliche di prevenzione e contrasto che mettano al centro le relazioni sane, l’affettività e la responsabilità collettiva.
In occasione della Giornata Internazionale per l'eliminazione della violenza nei confronti delle donne 2025 abbiamo avuto l'opportunità di dialogare con l'attrice e conduttrice televisiva Daniela Poggi e con la cantautrice Mariella Nava, protagoniste in teatro del melologo "Figlio, non sei più giglio" di Stefania Porrino. Lo spettacolo racconta, con parole e musica, il dolore della madre di un uomo colpevole di femminicidio. Mettetevi comodi e trascorriamo insieme un'ora con Daniela e Mariella, tra mille sfumature di emozioni. E ricordiamoci, sempre, di guardarci negli occhi.
La violenza di genere non nasce all’improvviso, ma da un’antica e tramandata cultura patriarcale che cresce in tutti i luoghi e si rafforza nella mancanza di educazione affettiva e sessuale, nella tolleranza culturale verso stereotipi e linguaggi che negano la parità e il rispetto della diversità. Ogni femminicidio ci indigna e amplia la platea di chi chiede una politica organica nazionale per l’attuazione di strategie efficaci a partire dalla prevenzione e dalla tutela delle donne. La prevenzione, tuttavia, resta l’anello debole del sistema. Come possiamo agire nella scuola, nella famiglia, nel lavoro e nei territori, per costruire una società capace di rispetto e libertà?
"La responsabilità politica nella mancata prevenzione della violenza maschile sulle donne"
Webinar 2 dicembre 2025, ore 15-16,30 Piattaforma Zoom (meeting ID 4107076069, passcode 0212)
Valorizziamo le meraviglie del verde con i volontari di Auser Ambiente Pisogne, progetto intergenerazionale ed educativo.
Clicca qui > https://youtube.com/shorts/bEUUDXniZXg
Un dialogo ispirante con Livia Rosato che è operatrice di teatro sociale, regista e attrice!
Su Youtube puoi trovare il video a questo link > https://youtu.be/IQwXISTdugg
Il 7 novembre al Devero Hotel di Cavenago Brianza si è svolto un partecipato e interessante convegno sull’invecchiamento attivo, organizzato da Pinuccia Cogliardi (Segreteria dello Spi Lombardia), che ha tenuto la relazione introduttiva; ad essa ha fatto seguito la presentazione della ricerca, a cura del Prof. Montemurro, sul co-housing tra giovani e anziani. Nel dibattito è intervenuta Fulvia Colombini (Presidente di Auser Lombardia e Vicepresidente di Auser Nazionale), che si è soffermata in particolare sulle tante iniziative intergenerazionali che costellano le diverse realtà di Auser: "L’alleanza intergenerazionale è proficua per entrambe le generazioni - ha osservato - e, dopo diversi anni di impegno, stiamo cominciando a raccogliere i frutti. Dalle iniziative ambientali ai giovani ingaggiati tramite il servizio civile, la leva civica e i tirocini universitari, dal contrasto al gioco d’azzardo ai centri estivi gestiti da volontari giovani e anziani fino alle attività educative per i bambini, piano piano i giovani stanno popolando Auser e la loro presenza è uno stimolo per tutti". Le conclusioni del convegno sono state affidate a Carla Mastrantonio (Segreteria Nazionale Spi).
La richiesta della Conferenza delle Regioni di compartecipare alle entrate statali da gioco d’azzardo, riportata da fonti giornalistiche, rischia di tradursi in un pericoloso arretramento nelle politiche di contrasto al gioco d’azzardo. L’ipotesi di attribuire alle Regioni una quota del gettito da slot e videolottery, oggi al centro del dibattito sulla legge di bilancio 2026, costituirebbe una grave distorsione istituzionale, rendendo le amministrazioni locali economicamente interessate al mantenimento della raccolta e indebolendo così le politiche di prevenzione e contrasto. Regione Lombardia, a partire dalla legge 8 del 2013, ha sviluppato un complesso di norme e di pratiche nei territori finalizzate al contrasto, alla prevenzione e alla sensibilizzazione rispetto ai rischi del gioco d’azzardo patologico. Nonostante questo, i numeri dell’azzardo nella nostra Regione crescono in maniera impetuosa, producendo effetti devastanti sui bilanci familiari, sulla salute e la condizione sociale delle persone e sullo sviluppo e coesione sociale dei nostri territori, sempre più a rischio di infiltrazioni mafiose. Chiediamo a Regione Lombardia di ritirare la propria sottoscrizione alla proposta di compartecipazione al gettito d’azzardo, assumendo una posizione coerente con i principi di tutela della salute pubblica e di responsabilità istituzionale. Ogni forma di compartecipazione al gettito d’azzardo crea un conflitto d’interesse pubblico, in contrasto con la tutela della salute e con i principi del Digital Services Act europeo. Al contempo, chiediamo a Regione Lombardia di farsi portatrice presso il Governo nazionale della richiesta di ripristinare il Fondo Gap, cancellato con la precedente legge di bilancio, e aumentarne notevolmente le destinazioni. Agli interessi economici è necessario che l’azione istituzionale anteponga la salute, gli interessi delle cittadine e dei cittadini, la coesione sociale e la legalità. Questo può avvenire solo riducendo l’offerta di gioco. La Campagna Mettiamoci in gioco nasce con l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni sulle reali caratteristiche del gioco d’azzardo e sulle sue conseguenze sociali, sanitarie, economiche, avanzare proposte di regolamentazione del fenomeno, fornire dati e informazioni, catalizzare l’impegno di tanti soggetti che si mobilitano per gli stessi fini. In Lombardia la Campagna Mettiamoci in gioco è composta da una molteplicità di realtà tra cui: Acli, Auser, Cgil, Cisl, Cnca, Federconsumatori, Spi Cgil, Terre di Mezzo. PER ULTERIORI INFORMAZIONI > https://www.mettiamociingioco.org/contatti/