L’11° Congresso della rete Auser Lombardia ODV-APS ETS, in calendario il 6 e 7 maggio 2025, è ospitato dalla Camera del Lavoro di Milano e si è aperto con la relazione di Fulvia Colombini, presidente dell’associazione.
“L’assemblea congressuale vede la partecipazione di oltre 200 delegati in presenza, segno di grande vitalità dell’associazione e di grande interesse verso i temi trattati – commenta Colombini -. I congressi rappresentano momenti democratici importanti, durante i quali è possibile rinsaldare le radici, riconoscersi nei valori comuni di solidarietà e responsabilità, fare un bilancio e porsi nuovi traguardi e obiettivi”. Presente all’assemblea Domenico Pantaleo, Presidente di Auser Nazionale. Il congresso si è aperto con il saluto di Elena Lucchini (Assessore alla Famiglia, Solidarietà Sociale, Disabilità e alle Pari Opportunità della Regione Lombardia) e ha registrato la presenza di molti ospiti, tra i quali sono intervenuti Melissa Oliviero (Camera del Lavoro Metropolitana di Milano), Sergio Silvotti (Segretario Forum del Terzo Settore Lombardia), Daniele Gazzoli (Segretario Generale Spi-Cgil Lombardia), Emanuele Turati (Vice Presidente Anteas Lombardia), Valentina Cappelletti (Segretaria Generale Cgil Lombardia), la Prof.ssa Marilisa D’Amico (Prorettore dell’Università degli Studi di Milano), Carla Facchini, sociologa e autrice del libro-ricerca “Impegnarsi per gli altri. Valori e vissuto dei volontari Auser in Lombardia”, pubblicato nel 2024 con la casa editrice Franco Angeli, Filippo Viganò (Presidente CSV Lombardia), Andrea Villa (Vicepresidente di ACLI Lombardia) e Antimo De Col (Presidente di Federconsumatori Lombardia).
Nel corso della propria relazione introduttiva, Colombini ha tracciato un bilancio delle attività dell’associazione a livello lombardo e ha poi riflettuto su temi che devono essere faro per chiunque, nell’ottica di un futuro più inclusivo e sereno: “Auser si caratterizza come forza di pace – ha dichiarato la presidente -, coerente con il suo ruolo sociale: chiediamo il cessate il fuoco e l’apertura di tavoli negoziali affermando il valore della coesistenza pacifica, della solidarietà, dell’inclusione e della giustizia sociale. Oggi in Europa prevale la discussione sul riarmo anziché sul welfare, pure a fronte del fenomeno della longevità che è positivo ma cambierà le prospettive, anche a fronte della denatalità crescente. Servono una visione di sistema lungimirante e la capacità di costruire politiche di assistenza, infrastrutturando il territorio con servizi di prossimità e con politiche per l’invecchiamento attivo che favoriscano la partecipazione, combattano la solitudine e promuovano la salute. Siamo per un paese unito e solidale, per questo abbiamo espresso il nostro giudizio negativo su autonomia differenziata e premierato. In Italia, inoltre, esistono ancora forti divari di genere - aggiunge Colombini - e la piaga dei femminicidi e della violenza nei confronti delle donne rappresenta una ferita aperta. Auser sta portando avanti la campagna “Educhiamo al rispetto”, creando laboratori territoriali intergenerazionali che dovremo far proseguire in modo capillare con il coinvolgimento di soci e volontari”.
Soci e volontari, il motore di Auser, in Lombardia nel 2024 sono stati rispettivamente 71.801 e 7.568 (il 24 giugno verrà presentato il nuovo bilancio sociale di Auser Lombardia, che sarà poi consultabile sul sito www.auser.lombardia.it) e sono ricchezza per le comunità di riferimento operando in filoni di attività sempre più attuali e indispensabili: aiuto alla persona, promozione sociale e culturale, volontariato civico.
LA TAVOLA ROTONDA DEI GIOVANI
La giornalista lecchese Katia Sala è stata molto abile nel condurre la tavola rotonda che Auser Lombardia ha voluto dedicare espressamente ai giovani presenti e protagonisti nella nostra associazione, dimostrando come il volontariato sia un’esperienza di effettiva crescita personale e professionale. Elisa Ceruti, classe 2000, studia Scienze Politiche, Sociali e Internazionali presso l’Università di Bologna: “Per me Auser è un po’ rinascita – racconta -. Ho iniziato durante il Covid, in un periodo in cui mi sentivo col morale a terra e con poche motivazioni, animando i centri estivi per bambini promossi da Auser Comprensoriale di Cremona e dalla sede Auser del mio paese, Stagno Lombardo. Quest’esperienza e il doposcuola in cui proponevamo attività ludiche, musicali e culturali mi hanno fatto innamorare di Auser; ho deciso di prestare servizio civile e poi sono rimasta in associazione, diventando a 22 anni presidente di Auser Stagno Lombardo e più giovane presidente della Rete Auser Nazionale. Ho dovuto lasciare l’incarico quando sono stata eletta consigliere comunale, ma continuo a collaborare come volontaria e ringrazio Auser per aver dato a noi ragazzi quello di cui abbiamo bisogno, cioè ascolto e spazi”. A Cremona i giovani hanno varato “Auser VolontariAmo!” e il gruppo “Auser Bottega delle Idee”, esempi di intergenerazionalità creativa, moderna e fruttuosa.
Vivere la vita è un gioco da ragazzi, canta l’ottimo Lucio Corsi, ed è vero: la tecnologia del gioco viene ormai applicata anche nella formazione aziendale perché migliora apprendimento, cooperazione e capacità di risoluzione dei conflitti. Esperimento perfettamente riuscito per Mattia Lannunziata e Andrea Lupatelli, che hanno portato in Auser Dosolo (MN) il gruppo “Un Po di giochi” che fin dal nome unisce le radici territoriali e la meraviglia della ricreazione. “Auser ha creduto da subito in ciò che facevamo con i giochi da tavolo, che riescono a creare legami eccezionali – spiega Mattia – ed è stato evidente nel periodo immediatamente dopo la pandemia. Si può stare a età diverse allo stesso tavolo, divertendosi tutti insieme anche senza strumenti elettronici. Abbiamo più di 200 giochi da presentare, li portiamo anche alle sagre di paese; oltre ai nostri associati, facciamo giocare in modo inclusivo ragazzi con disabilità e con problemi cognitivi. Il gioco da tavolo può essere competitivo, ma anche estremamente collaborativo”. E può essere persino strumento di prevenzione contro l’azzardopatia: i ragazzi di Auser “Un Po di giochi”, con il finanziamento del Piano Gap Ats Val Padana, ha promosso il gioco di ruolo “Guardie & Ladri”, realizzato con con Officina Meningi e Boardgames Academy. “Da tre anni – riprende - partecipiamo alla più grande fiera italiana di settore, Play-Festival Del Gioco, e il nostro gioco di ruolo ha ottenuto grande riscontro. Collaboriamo con Fondazione Arca, che si occupa di dipendenze, e la loro psicologa fa un’analisi con i partecipanti dopo la sessione di gioco. Vogliamo aiutare giovani, adulti e anziani a prendere consapevolezza che l’azzardo è pura casualità e non consente alcuna possibilità di controllo sulla vittoria. Nelle sale slot non ci sono finestre e non ci sono orologi, si perde la cognizione del tempo e sono fatte apposta per quello; ora si somma il gioco virtuale, la dinamica di isolamento e straniamento si ripete con l’aggravante che da casa si può giocare d’azzardo quando si vuole e senza limiti”. Mattia interverrà il 22 maggio presso la Camera del Lavoro di Milano come relatore agli “Stati Generali per il contrasto al gioco d'azzardo".
È pura armonia ogni parola di Elena Monopoli, che rappresenta Auser Ambiente di Pisogne e tra un mese e mezzo sarà laureata in pianoforte al conservatorio: “Siamo un bel gruppo intergenerazionale, creato tre anni fa. Ci occupiamo di educazione ambientale e abbiamo una convenzione con il Comune di Pisogne per la gestione del parco, che utilizziamo come laboratorio aperto per i ragazzi – racconta Elena -. Siamo vicini alle montagne e a causa del cambiamento climatico c’è un insetto che si diffonde e obbiga al taglio di tantissimi alberi; gli anziani si lamentano perché vedono i boschi violati e noi, in maniera intergenerazionale, facciamo anche attività di piantumazione coinvolgendo i cittadini. Il territorio risponde bene: ad esempio, la caccia al tesoro di Pasqua al parco ha attirato 200 bambini con le rispettive famiglie. Siamo stati invitati al Forum Nazionale Del Terzo Settore il 5 marzo scorso per parlare dell’esperienza dei giovani nel volontariato, recentemente siamo stati nominati al Forum delle Forze Economiche e Sociali Giovanili del CNEL. I giovani possono dare tanto ad Auser, noi stiamo puntando sulla comunicazione”.
Filosofa e presidente di Auser Busto Arsizio, Michela Volfi si occupa di dialoghi creativi e relazionali soprattutto con i bambini: “Pensare insieme è una partecipazione attiva alla comunità, è un diritto e una capacità – sottolinea Michela -. Mi sono chiesta se questo discorso potesse valere anche per gli anziani e ho riscontrato che ciascuno può essere protagonista della società se si creano le condizioni favorevoli. L’idea è spezzare le categorie, ai nostri incontri può partecipare chiunque e la fragilità è un elemento di comunanza, perché tutti siamo fragili e dobbiamo saper stare insieme indipendentemente da ciò che crediamo che l’altro sia”.
Tommaso Passador gioca in casa, perché presta servizio civile presso Auser Lombardia da giugno 2024. “Ho sempre pensato che il volontariato sia una delle cose più importanti in assoluto, è l’ambito a cui vorrei dedicare la mia vita – dichiara Tommaso, vicinissimo alla laurea in filosofia -. Stare al Regionale significa conoscere Auser dall’alto e da questo punto di vista si può apprezzare la rete per ciò che è: ogni tassello fa parte di qualcosa di grande, ma è anche unico. Ho svolto un’attività di ricerca culminate in una mappatura dettagliata della attività culturali di Auser in Lombardia, avuto modo di collaborare con chi si occupa della comunicazione e con chi cura la rendicontazione. Mi sono candidato alla rappresentanza del Servizio Civile Nazionale e sono in carica da febbraio; con questo gruppo stiamo impegnandoci nel varo di uno sportello di aiuto psicologico e abbiamo in piano la richiesta di permessi straordinari per le ragazze che soffrono di mestruazioni dolorose”.
I ragazzi ci ricordano che, a fronte dell’evoluzione antropologica connessa ai rischi di isolamento e dell’accontentarsi di una realtà virtuale, è importante tornare a situazioni sicure in cui le persone possano incontrarsi senza schermi e a un’umanità di contatto.
LA VISIONE ECOSISTEMICA
Durante la sessione pomeridiana sono intervenuti tutti i 14 presidenti comprensoriali lombardi e diversi delegati, con riflessioni e racconti di buone pratiche: Auser sta crescendo su tutto il territorio regionale ed è protagonista nella creazione delle reti locali con altre associazioni e soggetti del Terzo Settore per gestire attività e progetti. “Non si guarda solo al futuro dell’associazione – dice Fulvia Colombini -, bensì alla società tutta e alla cittadinanza di ogni età: le fragilità non riguardano solo l’età anziana e Auser offre, come testimoniavano i nostri giovani stamattina, spazi, ascolto e collaborazione intergenerazionale. Sta migliorando anche il rapporto con le istituzioni pubbliche, fondamentale per un riconoscimento delle nostre attività, nonostante permangano ancora alcune criticità che andranno superate”.
Tiziana Scalco (Presidenza Auser Lombardia) ha fatto il punto sull’attività di “FormaFilo”, percorso di formazione per volontarie e volontari del Filo d’Argento Auser, invitando i comprensori a svilupparla attraverso la programmazione dei corsi nei prossimi mesi.
Una scelta particolare ha caratterizzato l’ultima ora della prima, ricchissima giornata di Congresso: i delegati hanno potuto assistere alla proiezione in sala del docufilm “Piovere addosso. La strage di Piazza della Loggia nel racconto di Manlio Milani”, realizzato da Fabio Fiandrini e Marta Pettinari (Produzione La Nave Europa 2024). La memoria e il senso civico vanno tenuti sempre vivi. Auser c’è!