Auser Lombardia ha portato il proprio messaggio di solidarietà e cittadinanza piena ad ogni età nel brillante contesto di AGEVITY, forum nato dal Silver Economy Network con il supporto di Assolombarda per favorire il confronto tra gli attori della longevity economy: “Dalle analisi sulla longevità in relazione agli effetti sociali, economici e sanitari ci siamo trovati perfettamente in linea con le prospettive delineate durante gli workshop e i convegni di AGEVITY – osserva Fulvia Colombini, presidente di Auser Lombardia -. Il fenomeno delle longevità è allo stesso tempo un’opportunità e una sfida globale: Auser è in pista e aperta alle innovazioni per rimettere in gioco energie preziose”. L’associazione ha avuto spazio espositivo presso l’Università Bocconi (via Guglielmo Röntgen 1, Milano), che ha ospitato la manifestazione, e tre sue rappresentanti hanno partecipato come relatrici ad altrettanti workshop.
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Rosa Romano (Responsabile Progettazione e Rendicontazione di Auser Lombardia) è intervenuta al workshop “Storie di longevità, l’osmosi tra generazioni come chiave per il benessere” presentando l’impegno quotidiano della nostra associazione con un intervento dal titolo estremamente suggestivo, “La danza degli anni nel mondo di Auser”. La presidente Colombini ha dichiarato, durante il workshop “Citizens for Longevity: stop ageism”, che Auser promuove con decisione l’alleanza tra le generazioni che serve non solo a contrastare l’ageismo bensì a far contare di più sia i giovani sia gli anziani in ambito sociale ed economico. “Da un lato – racconta Colombini – in Lombardia sviluppiamo una seria di progetti a contrasto della povertà educativa, attraverso i nostri volontari che diventano i nonni di cuore di questi bambini che supportiamo, consentendo loro di fare esperienza culturali e artistiche che altrimenti sarebbero loro precluse, ma che sono fondamentali per ampliare la visione sul mondo e per cogliere opportunità preziose per una crescita armoniosa. Accogliamo poi ragazzi del servizio civile, anche digitale e della leva civica: in un anno con noi possono riposizionare la loro vita e assumere competenze umane e professionali. Intergenerazionalità e contrasto all’ageismo vanno di pari passo. Il volontariato è una delle chiavi possibili, come dimostriamo anche nel libro “Impegnarsi per gli altri”, che è stato scritto dalla professoressa Carla Facchini sulla base di interviste a 500 volontari di Auser in Lombardia. Abbiamo in Auser anche presidenti giovani, insieme ai presidenti che sono già in pensione e hanno accettato un ruolo dirigenziale in nome del bene comune”. Andare contro ogni forma di discriminazione apre la strada all’etica e alla sostenibilità. Nel corso del workshop è stato lanciato anche l’appello per la costituzione della figura di un Garante Nazionale per la Terza Età, che andrebbe a tutela di ben 14 milioni di persone in Italia, insieme alla parallela sensibilizzazione delle istituzioni finalizzata alla costituzione di una rete di garanti da individuare e poi coordinare in ogni città.
Nel pomeriggio, nell’ambito del workshop promosso da Auser Lombardia e dall’Università degli Studi di Milano Bicocca, Auser ha ribadito quanto anche la digitalizzazione sia un diritto a ogni età: “Da oltre 10 anni le attività di formazione e i progetti come “Tutti in piazza”, che era pura avanguardia quando l’abbiamo realizzato, o come i recentissimi “Comunità Digitale” e “Anzitutto”, che è un vero e proprio living lab, sono mirati a diminuire significativamente il digital divide nella popolazione anziana – spiega Maria Di Marla (Project Manager di Auser Lombardia) –. Intergenerazionalità e lifelong learning sono le chiavi del cambiamento efficace, per arrivare a una vera democrazia digitale”. Claudio Zana (Volontario presso Auser Monza-Brianza) ha insegnato a un corso di informatica peer to peer sia per la sede locale Auser che nell’ambito del progetto Age-it e ha portato la propria testimonianza ad Agevity: “Mai dare qualcosa per scontato, insegnare a persone anziane deve tenere conto anche di problemi agli occhi o di difficoltà di coordinamento – sottolinea -. Il mio primo allievo fu mio padre ultranovantenne, cui insegnai a leggere i quotidiani online ed era felicissimo. Ci vuole del tempo a insegnare, da come puntare il mouse a come entrare in un’area riservata: servono pazienza, cura e continuità”.
Auser Nazionale ha dato il proprio patrocinio ad AGEVITY e il presidente Domenico Pantaleo è intervenuto alla sessione “Scenari demografici: lo stato dell’arte delle politiche per un’Italia che cresce” evidenziando che, rispetto all’allungamento della vita media e ai processi demografici in atto nel paese, i sistemi di welfare devono saper rispondere a bisogni che sono sempre più individualizzati. Le istituzioni devono investire in un welfare di prossimità, innovato e capace di rispondere a ciò che la longevità richiede.