+39 02 26113524 segreteria@auser.lombardia.it
HOMECULTURA E STILI DI VITAPROGETTO LEONARDO DA VINCI 2019

PROGETTO LEONARDO DA VINCI 2019

Il Pio Albergo Trivulzio, con il suo Museo Martinitt e Stelline, e Auser Regionale Lombardia sono principalmente conosciuti nell’ambito del sostegno alla fragilità; in occasione del 500° anniversario dalla scomparsa di Leonardo hanno promosso iniziative di educazione permanente che favoriscono l’incontro di persone, storie e territori.
IL RAPPORTO TRA VOLONTARIATO E CULTURA: INTERVISTA A LELLA BRAMBILLA
INTERVISTA A GIUSEPPE CALICCHIO
Guarda l'intervista a GIUSEPPE CALICCHIO, Direttore Generale ASP Istituti Milanesi Martinitt e Stelline e Pio Albergo Trivulzio
LA SPERIMENTAZIONE IN LEONARDO: INTERVISTA A SIMONA BARTOLENA, STORICA DELL'ARTE
INTERVISTA A SIMONA PIAZZA, ASSESSORE ALLA CULTURA DEL COMUNE DI LECCO
IL CIBO AL TEMPO DI LEONARDO: INTERVISTA A MAURO ROSSETTO
Il video realizzato da Katia Sala per il progetto “DIMORE, LUOGHI E CRONACHE AL TEMPO DI LEONARDO IN LOMBARDIA” racconta le iniziative curate da Mauro Rossetto nell'ambito delle degustazioni tematiche.
INTERVISTA A CRISTINA CENEDELLA, DIRIGENTE RESPONSABILE DEGLI ARCHIVI STORICI E DEL MUSEO MARTINITT E STELLINE
GLI EVENTI DI SETTEMBRE: 21/9 CONFERENZA A CASCINA COTICA, 26/9 VISITA ALLA "LEONARDO PARADE"
LE CONFERENZE SONO AD INGRESSO LIBERO FINO AD ESAURIMENTO DEI POSTI DISPONIBILI. È D’OBBLIGO LA PRENOTAZIONE PER LE VISITE GUIDATE E, CON ALMENO CINQUE GIORNI DI ANTICIPO, PER GLI EVENTI CHE PREVEDONO DEGUSTAZIONI DI CIBO.
  • PER INFORMAZIONI E PRENOTAZIONI:
    TEL.02/43006520 (dal martedì al venerdì, ore 10.30-17.30)
PRESENTAZIONE DEL PROGETTO A MILANO: GLI INTERVENTI
È stato presentato il 16 settembre 2019 a Milano il progetto “DIMORE, LUOGHI E CRONACHE AL TEMPO DI LEONARDO IN LOMBARDIA”, promosso dal Pio Albergo Trivulzio con il Museo Martinitt e Stelline e da Auser Lombardia: si tratta di tre mesi di eventi (dal 21 settembre al 14 novembre ricco calendario di conferenze, visite guidate, degustazioni e banchetti a tema) che raccontano il contesto storico e l’ambiente in cui è vissuto Leonardo. Il progetto coinvolge Milano, Como e Lecco e ha visto la creazione di una rete di oltre trenta partner che hanno affiancato gli enti promotori. 
“Il Pio Albergo Trivulzio, così come Auser con cui abbiamo appena rinnovato una collaborazione triennale, è conosciuto per l’assistenza alla persona ma è importante che nell’immaginario collettivo passi anche il fatto che il Trivulzio è un polo di riferimento culturale con 500 anni di memoria custodita e un archivio preziosissimo – sottolinea Giuseppe Calicchio, Direttore Generale ASP Istituti Milanesi Martinitt e Stelline e Pio Albergo Trivulzio -. Il progetto dedicato al genio stravagante e poliedrico di Leonardo punta a raccontare e far conoscere la temperie culturale estremamente innovativa delle terre lombarde tra Quattrocento e Cinquecento, che aveva zone d’ombra da cui però emergevano luci fortissime. Il nostro slancio culturale vuole essere riferimento anche per quanto riguarda l’attenzione geriatrica e la prevenzione: la cultura tocca interessi che portano benessere alle persone e rallentano l’invecchiamento di mente e anima”. 
L’invecchiamento attivo, che da trent’anni Auser ha come punto principale della propria mission, è strettamente legato alle occasioni di socialità: “La nostra associazione è nata per pensare come consentire alle persone di invecchiare stando insieme agli altri, contrastando solitudine e decadimento cognitivo - dice Lella Brambilla, Presidente di Auser Lombardia -. Auser ha in Lombardia ben 434 associazioni locali affiliate e l’impegno quotidiano di quasi 9.000 volontari permette di erogare circa 526.000 servizi all’anno, tra servizi alla persona e attività di promozione sociale. Il tema dell’educazione permanente degli adulti ci ha obbligati a riflettere sul tempo dell’invecchiamento delle persone: la vecchiaia non si improvvisa, bisogna pensare fin da giovani a come diventare anziani nelle migliori condizioni possibili. Anche nelle RSA ci si è accorti che la socialità è fondamentale e che il benessere che deriva da un ambiente bello e diverso da quello abituale, magari con una gita di un paio di giorni, ha ricadute positive immediate sulla persona. I nostri progetti di videotelefonia “Tutti in Piazza”, che vedono i nostri volontari collaborare con studenti in alternanza scuola-lavoro, attivano in anziani fragili la competenza di collegarsi col mondo e nelle RSA il momento di felicità di una persona che può parlare col proprio figlio che vive lontano viene condiviso da tutti gli ospiti, si moltiplica. Abbiamo inoltre 109 sedi che si dedicano all’apprendimento permanente e hanno appuntamenti fissi sia nelle RSA sia nei centri Auser: crediamo moltissimo nel potere benefico e aggregante della cultura”. 
Nello specifico, già nel testamento del Principe Trivulzio si promuoveva l’attività delle persone anziane come terapeutica e preventiva: “Non avessero a restare oziosi, si legge nel documento – spiega Cristina Cenedella, dirigente responsabile degli archivi storici e del Museo Martinitt e Stelline – e aveva proprio ragione! Gli eventi legati al nostro progetto sono rivolti a persone di ogni età, ma in particolare invitiamo gli anziani a essere curiosi e a partecipare. Seguendo l’insegnamento di Jacques Le Goff, tutto ciò che ci circonda può essere fonte storica per raccontare gli eventi ma anche l’intangibilità del pensiero e della filosofia. Prendiamo ad esempio Santa Maria delle Grazie, ogni suo mattone ci narra degli operai e delle maestranze che dirigevano i lavori. I binari del tram raccontano la storia della metallurgia. In questo progetto abbiamo dagli archivi le testimonianze del condottiero Giangiacomo Trivulzio, dell’arcivescovo Guido Antonio Arcimboldi, di Bernardino Corio che era lo storico degli Sforza. Abbiamo poi Mastro Martino, comasco, che era il cuoco dei lauti banchetti offerti da Trivulzio. Leonardo è stato anche scenografo di banchetti, nella sua genialità. Non di solo pane vive l’uomo, ma nel progetto abbiamo pensato anche a ricostruire i sapori dell’epoca: gli assaggi e i banchetti a tema, a cura di Mauro Rossetto, seguono le indicazioni di Mastro Martino e ci danno il gusto leonardesco. Mirate anche le visite guidate tra Como, Lecco e Milano sulle orme di Leonardo”. 
Il Museo Martinitt e Stelline è un perfetto esempio di come coniugare operosità, solidarietà e cultura: “I nostri volontari hanno messo a frutto l’esperienza maturata collaborando con altri musei e da quattro anni sono felici di mettere a disposizione le proprie competenze al Museo Martinitt e Stelline – aggiunge Luigi Ferlin, Presidente di Auser Milano -, che è un grande laboratorio culturale. Il concetto di rete si è esplicitato al meglio in questo progetto dedicato a Leonardo e proseguiremo con questa linea anche in futuro”. 
PRESENTAZIONE DEL PROGETTO A LECCO (12 SETTEMBRE 2019): GLI INTERVENTI
COMUNICATO STAMPA (Autrice: Katia Sala)
Leonardo a Lecco: conferenze, visite guidate e degustazioni rinascimentali con Auser, Pio Albergo Trivulzio e Museo Martinitt e Stelline

C’è anche Lecco, insieme alle città di Milano e Como, fra le tre location che ospiteranno il ciclo di eventi itineranti “Le Dame, i Cavalier, L’Arme, gli Amori…”, organizzato e promosso da Pio Albergo Trivulzio con il Museo Martinitt e Stelline e da Auser Lombardia, per celebrare, in una chiave inedita e unica a livello nazionale, il 500° anniversario della morte di Leonardo da Vinci. 
Questa mattina, a Palazzo delle Paure di Lecco, la presentazione del programma che, da settembre a novembre, proporrà incontri, conferenze, visite guidate e degustazioni culinarie attorno ad alcuni aspetti della vita sociale e di illustri famiglie della Lombardia tra Quattrocento e Cinquecento. 
“Il Pio Albergo Trivulzio, di antica fondazione - ha esordito Cristina Cenedella, Dirigente responsabile del Museo Martinitt e Stelline - sin dalla seconda metà del Cinquecento è dedito all’accoglienza di orfani e orfane, e dal 1791 di anziani. Nel solco della nostra mission, ovvero l’assistenza alle persone più fragili, abbiamo anche il mandato istituzionale di diffondere la conoscenza del preziosissimo archivio storico e dei beni culturali custoditi presso il Museo Martinitt e Stelline. Sulla scia di un valore condiviso con Auser, quello dell’attenzione a tutto tondo alle fasce più deboli, abbiamo dunque pensato di organizzare questo ciclo di appuntamenti che approfondiranno tematiche legate alla vita quotidiana presso la splendida corte di Ludovico il Moro, frequentata da artisti, letterati, intellettuali. Sarà dunque l’occasione per riscoprire personaggi illustri, in verità poco noti al di fuori della cerchia degli addetti ai lavori, come l’arcivescovo Guido Antonio Arcimboldi, l’inquisitore Matteo Dell’Olmo, il cacciatore di streghe Bernardo Rategno, il cuoco Martino da Como. E ancora i redattori di historiae milanesi e comasche Bernardino Corio, e Benedetto e Paolo Giovio. Tra l’altro - ha ricordato Cristina Cenedella - Leonardo ebbe a che fare con lo stesso condottiero Gian Giacomo Trivulzio, già al servizio del Moro e al quale si deve la creazione del nostro Istituto”. 
Ricco e variegato il calendario di appuntamenti che prenderanno il via il prossimo 21 settembre per concludersi il 22 novembre. Diciassette le iniziative organizzate con il sostegno di Regione Lombardia, il patrocino dei Comuni di Milano, Lecco e Como e la partnership di 29 enti compartecipanti. 
“Siamo molto orgogliosi e contenti - ha sottolineato Angelo Vertemati, componente della Presidenza di Auser Lombardia - di proporre un evento così prestigio in sinergia con il Pio Albergo Trivulzio, con il quale da tempo abbiamo in essere un’importante collaborazione. Per Auser, che si occupa di volontariato sociale e apprendimento permanente, il benessere della persona è strettamente correlato anche alla possibilità di fruire di iniziative culturali e aggregative. Un mix di valori - solidarietà e cultura - in cui crediamo fortemente e per il quale ci spendiamo con passione e impegno, grazie al radicamento di Auser in tutte le province lombarde”. 
“La nostra Amministrazione ha aderito con entusiasmo a questa rassegna per ragioni diverse - ha aggiunto Simona Piazza, Assessore alla Cultura del Comune di Lecco -. Anzitutto, perché con Auser, una realtà formidabile al servizio della collettività, da tempo portiamo avanti progetti significativi anche in ambito culturale. In secondo luogo, perché Leonardo da Vinci ha lasciato tracce straordinarie della sua presenza nel nostro territorio, che si possono ritrovare in alcune pagine del Codice Atlantico, in dipinti e testimonianze di viaggio. Infine, perché abbiamo avuto l’opportunità di entrare in connessione con altri territori, e in questo caso anche con il prestigioso Museo Martinitt e Stelline. Ed è proprio la logica della rete il valore aggiunto di questo percorso attorno a Leonardo. Cultura significa anche promozione turistica, aprendosi all’esterno per fare sistema”.
A illustrare l’approccio con il quale sono state concepite le conferenze lecchesi, che saranno tenute dal critico dell’arte Simona Bartolena, dallo studioso Stefano Zuffi e dallo storico Mauro Rossetto, è stata la fondatrice della Terza Università dell’Auser (Insieme T.U. Progetto Essere), Maria Grazia Zordan, che curerà anche le visite guidate alla Pinacoteca Ambrosiana, al Museo della Scienza e della Tecnologia di Milano e presso il Traghetto di Imbersago, sino a Villa Melzi di Vaprio d’Adda. 
“Abbiamo voluto considerare Leonardo in modo trasversale: come pittore, certo, che ha introdotto affascinanti innovazioni di carattere tecnico e compositivo, ma anche per la formidabile influenza che ha esercitato sui suoi epigoni, i cosiddetti Leonardeschi, pittori che a lui si sono ispirati, come Marco d’Oggiono e molti altri. E ancora per il modo tutto personale che aveva di osservare la natura, con gli occhi sia dell’artista, sia dello scienziato - ha spiegato Maria Grazia Zordan -. Verrà poi esplorato il rapporto tra Leonardo e il territorio lecchese, dagli studi sull’Adda alle sua presenza in Valsassina, dove proprio in quell’epoca fiorivano l’attività estrattiva e la lavorazione del ferro”. 
In particolare, sarà Mauro Rossetto, Direttore Servizi e Attività Museali del Comune di Lecco, a tenere la conferenza sul tema “Storia e arte dei metalli ai tempi di Leonardo. Dalle fucine lecchesi alle armerie milanesi”, e soprattutto a gestire gli incontri sull’arte del banchettare tra ‘400 e ‘500, con tanto di degustazioni rinascimentali realizzate dagli studenti degli istituti alberghieri CFP di Como, del CFPA di Casargo e della Scuola Carlo Porta di Milano. 
“Riscopriremo le ricette di Maestro Martino, grande innovatore in cucina e chef ante litteram - ha commentato Rossetto - Come avviene oggi con i cuochi più celebri, fu infatti ambasciatore del gusto e di quell’eccezionale fucina di arte, bellezza, gastronomia che fu la Milano del periodo in cui Leonardo opera alla corte di Ludovico il Moro. I banchetti dell’epoca erano autentici spettacoli, allietati da musica e danze, con portate di forte impatto scenografico. Lo stesso Leonardo fu sapiente organizzatore di grandiosi convivi, all’insegna del sapere dei sapori, di un coinvolgimento multisensoriale e di una concezione olistica della scienza, della cultura e del cibo. Temi di assoluta attualità, che verranno declinati durante le conferenze e che ritroveremo anche nelle degustazioni ispirate a Martino da Como". 
E sarà proprio il “Pranzo con Leonardo”, sabato 16 novembre alle ore 13, presso l’istituto di Casargo, a chiudere magistralmente la rassegna lecchese. 
Tutte le conferenze sono a ingresso libero fino a esaurimento dei posti disponibili, mentre è d’obbligo la prenotazione per le visite guidate e, con almeno 5 giorni di anticipo, per gli eventi che prevedono degustazioni culinarie. Per info e prenotazioni: 02/4300656520, dal martedì al venerdì, ore 10.30-17.30) e www.auser.lombardia.it.
LEONARDO E IL SUO CONTESTO
Nel periodo in cui Leonardo operò a Milano, la vita della città era fervida e la corte di Ludovico il Moro splendida. 
Milano aveva inglobato nel ducato anche potenti città limitrofe, un tempo nemiche, come Como e Lecco, fucine di personaggi famosi, di storici, di artisti e prelati. Leonardo fu a Milano dal 1482 al 1500. Conobbe e fu amico di importanti artisti del Rinascimento, tra i quali Donato Bramante e i musicisti Josquin des Pres e Franchino Gaffurio e fu modello per i pittori lombardi successivi, tra cui il lecchese Marco d’Oggiono. 
Artisti, letterati e architetti frequentavano la corte sforzesca, ma attorno all’artista si muoveva anche una società intera. 
Se i rapporti tra Leonardo e gli artisti suoi contemporanei, infatti, sono stati oggetto di numerosi saggi, meno vivace è invece la ricostruzione delle vite dei personaggi di corte, molto noti per l’epoca, ma meno conosciuti oggi, quali l’arcivescovo, lo storico, il cuoco, il grande condottiero, l’inquisitore…
Così, mentre Leonardo dipingeva una delle sue strepitose opere, l’Ultima Cena, operava nel tribunale dell’Inquisizione il noto Matteo Dell’Olmo, compagno di Gian Giacomo Trivulzio in pellegrinaggio in Terrasanta. Nel 1486 veniva pubblicato intanto il Malleus Maleficarum, il più autorevole manuale contro le streghe a uso degli inquisitori e tra il 1483 e il 1485 erano stati celebrati famosi processi contro le streghe della Valtellina, con grande risonanza europea, mentre a Como agiva il noto e temuto “cacciatore di streghe”, Bernardo Rategno. 
E che dire dei nobili cortigiani, lavoratori instancabili e redattori di historiae milanesi e comasche, come Bernardino Corio, a Milano, morto anch’egli nel 1519 e Benedetto e Paolo Giovio a Como? E Maestro Martino da Como? Cuoco infaticabile, grande innovatore ed estensore del primo libro di ricette in italiano, noto a corte e al servizio del condottiero Gian Giacomo Trivulzio. 
Leonardo ebbe a che fare con lo stesso Trivulzio, condottiero al servizio di Ludovico il Moro e poi passato al re di Francia, per il quale disegnò nel 1505 un famoso monumento equestre; per restare in famiglia, i Trivulzio “colonizzarono” per alcuni decenni la carica di vescovi della città lariana, con Scaramuccia, Cesare e Antonio, attorno ai quali si formò una piccola corte di studiosi, nobili e filosofi.
A Milano, invece, campeggiò la figura dell’arcivescovo Guido Antonio Arcimboldi, che fece erigere la casa di campagna poco fuori città (oggi ancora esistente e conosciuta come la Bicocca degli Arcimboldi) e fu grande compagno di feste del duca Ludovico, con cui intrattenne anche una corrispondenza epistolare. 
Meritano una nota anche matematici come Luca Pacioli, le strutture assistenziali e ospedaliere che provvedevano alla necessità dei cittadini indigenti e bisognosi di Milano e di Como, la vivacità delle industrie seriche e tipografiche delle due città, della moda e la produzione di ferro derivante dal lecchese, che riforniva gli armaioli di Milano noti in tutta Europa.