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HOMENewsAUSER COMBATTE LA VIOLENZA CONTRO LE DONNE ANZIANE

AUSER COMBATTE LA VIOLENZA CONTRO LE DONNE ANZIANE

28 luglio 2009

Perché un progetto contro la violenza verso le donne anziane?
Il progetto, finanziato dal Dipartimento Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio all’interno dei programmi contro la violenza di genere, ha sviluppato una rete di collaborazioni e confronto che coinvolge soggetti e competenze diverse, istituzioni, associazioni contro la violenza, Università.

Con il progetto intendiamo “allargare lo sguardo” sulla realtà della violenza contro le donne anziane per ricercare insieme un linguaggio e un’azione comune che faccia crescere Auser Lombardia nella capacità di “vedere il problema” per “saperlo orientare” verso le competenze e le modalità più adeguate di prevenzione e intervento e sappia comunicare all’esterno di Auser

Prestare attenzione alle dinamiche demografiche e alle loro caratteristiche di genere
Le dinamiche che interessano la popolazione anziana nel nostro Paese richiedono un’attenta osservazione dal punto di vista delle prospettive di invecchiamento e del genere: in tutte le regioni l’incidenza di ultraottantenni donne è superiore a quella degli uomini; il 22% delle donne hanno più di 65 anni mentre il 7% più di 80 e le speranze di vita sono favorevoli alle donne che vivono più a lungo.

Cambiano i modelli e le relazioni familiari
A questi dati si aggiungano i cambiamenti che interessano i modelli familiari e le relazioni al loro interno. Anche la nostra regione costituisce un interessante punto di osservazione delle dinamiche demografiche e sociali della popolazione anziana e delle loro caratteristiche di genere, in virtù dell’alto tasso di invecchiamento e della presenza significativa di popolazione femminile over 65.

La violenza verso le donne anziane è
 una realtà ancora poco osservata

I risultati dell’indagine Istat (rapporto 2006, pubblicato nel 2007) ed il documento Auser Nazionale evidenziano come il fenomeno delle violenze subite dalle donne anziane sia tuttora sconosciuto dal momento che le rilevazioni si sono limitate ai dati riguardanti le donne fino ai 59 anni, e solo dal 2006 sono state estese a coloro che hanno fino a 70 anni.

Le ricerche hanno portato comunque in evidenza alcuni dati dal profilo preoccupante: il 31,9% delle donne italiane nella classe di età 16-70 anni ha subito violenza fisica o sessuale e a questo si sommano i dati sommersi/nascosti non denunciati.
La ricerca Auser segnala che tra i 70 e gli 85 anni le donne, single o di famiglie monogenitore, subiscono violenze psicologiche e fisiche, condizionamenti, raggiri e cominciano ad essere numerose le richieste di aiuto ai punti di ascolto Auser regionali e provinciali.

Se in generale i dati riguardanti la violenza fisica e sessuale nei confronti delle donne anziane sono ancora scarsi o nulli, ancora peggiore è la situazione delle statistiche riguardanti gli abusi e i maltrattamenti ai danni degli anziani, che come sappiamo sono in maggioranza composti da donne.

Il dato che purtroppo accomuna le donne vittime di violenza nelle diverse età è che la maggior parte degli abusi si verifica in ambito domestico, nell’ambito di rapporti che dovrebbero essere all’insegna della fiducia e del rispetto. 

Il progetto come opportunità di conoscenza e intervento
Il progetto rappresenta una vera opportunità di confronto e di conoscenza su un fenomeno di grande complessità e peculiarità date le caratteristiche dei soggetti coinvolti e le implicazioni sociali che comporta e il radicamento sul territorio di Auser Lombardia permette di raggiungere molte persone che agiscono nel volontariato, nella telefonia sociale, nelle associazioni, nelle istituzioni e nei servizi socio-assistenziali favorendo in questo modo un’azione sociale e culturale finalizzata a prevenire e contrastare il fenomeno della violenza agita contro le donne anziane over 60.

Il progetto agisce andando oltre il dato statistico-quantitativo, la scarsità dei dati rilevabili e rilevati non distoglie l’attenzione dall’esistenza del problema e dalla sua tendenza a crescere dentro e fuori la rete famigliare. Si tratta di iniziare a parlarne confrontandosi con le strutture ed esperienze che in questo ambito sono maggiormente impegnate (reti antiviolenza, case delle donne maltrattate, servizi sociali, forze dell’ordine, operatori socio-sanitari ecc.) 

Una rete di collaborazioni e interesse comune
Oltre ai partner che hanno costituito una ATS (Auser Regionale Lombardia -capofila di progetto-, Pari e Dispari srl, gli Assessorati alle Pari Opportunità dei Comuni di Lodi, Cremona, Samarate, Cardano al Campo, il Filo Rosa di Auser di Cardano al Campo ), sostengono e saranno attivati nel progetto l’Università di Pavia (Dip. di Sociologia), l’Università Bicocca di Milano (Dip. di Sociologia), la Regione Lombardia (Assessorato alla Famiglia), la Provincia di Lodi e numerose associazioni locali contro la violenza alle donne.

Informare, denunciare, esigere il rispetto
della dignità e libertà delle donne
in tutte le età delle loro vita

Le azioni di informazione e sensibilizzazione riguarderanno tutta la realtà regionale, le strutture di Auser Lombardia, le realtà Auser nazionali ed alcune aree territoriali specifiche che verranno coinvolte nel progetto come zone campione, in particolare i territori dei Comuni di Lodi, di Cremona, di Cardano al Campo e Samarate (VA), con i quali svilupperemo interventi e azioni specifiche.

Il progetto dovrà divenire una occasione per comunicare la necessità di difendere il benessere e la dignità delle persone anziane, e in particolare di tutte le donne anziane che vivono nelle nostre città, che hanno il diritto di continuare a farlo nel migliore dei modi e nel rispetto della loro libertà in tutte le fasi della loro vita.

Comunicare con parole e immagini
L’azione di informazione e sensibilizzazione tenderà a divulgare tre messaggi:

  1. dichiarare che si parla di donne anziane
  2. dare il segno dell’esistenza di punti di riferimento (Auser) a cui rivolgersi e nei quali si trova ascolto (non intervento diretto ma indicazioni utili per non essere sole ad affrontare il problema)
  3. dichiarare il diritto del proprio benessere individuale a qualsiasi età della vita.

 Lo slogan che accompagna il titolo ufficiale del progetto è:
“Donne contro la violenza a tutte le età”