Quale l’alimentazione migliore per gli anziani per prevenire i mali di stagione? Con l’autunno ritornano i classici malanni del clima più freddo e proprio gli anziani sono tra le categorie più esposte al rischio raffreddore e influenza. Una mano arriva però dall’alimentazione che può fornire quei micronutrienti preziosi per le difese immunitarie.
Autunno e inverno a tavola significano zuppe, brodi e legumi. Ma quali sono gli alimenti migliori per le persone anziane contro il rischio raffreddori e influenza? A indicarli la dottoressa Monica Giuffrè, nutrizionista della Chirurgia Bariatrica dell’ospedale Humanitas.
· Il consiglio che tutti, in particolare le persone anziane, si sono sentiti ripetere questa estate è di bere molta acqua. Il ritornello, ovviamente, vale sempre, tutto l’anno: chi beve a sufficienza ha infatti un rischio minore di sviluppare disturbi e malattie come infezioni delle vie urinarie, stitichezza e calcoli renali, ha una migliore salute cardiovascolare e un miglior metabolismo. L’acqua, inoltre, è preziosa fonte di sali minerali.
Per 1 anziano su 3 l’alimentazione non è equilibrata
Una recente indagine condotta dall’Università Cattolica del Sacro Cuore-Policlinico Gemelli di Roma ha fotografato l’alimentazione degli anziani. Lo studio è stato condotto su circa 200 persone di età media pari a 74 anni. Sebbene circa il 90% degli intervistati dichiari di consumare ogni giorno frutta e verdura e che solo il 18% mangi pesce raramente, per circa un anziano su tre l’alimentazione non è equilibrata. Il motivo principale risiede in un consumo eccessivo di zuccheri e grassi.
· Per chi ha qualche chilo di troppo è indicato consumare tre pasti principali e solo due spuntini. Una tazza di latte con biscotti a colazione, a pranzo cereali o pasta con verdure e frutta e infine, a cena, prediligere le proteine: carne, pesce, uova e formaggio. Per gli spuntini è bene mangiare frutta o yogurt. Bere 1,5 litri di acqua al dì e fare una passeggiata.
Consigli da Auser:
L’anziano è una persona fragile, ma solo per il fatto dell’essere anziano legato all’età. Non chiedono aiuto, non chiedono sostegno bensì si tratta di quel legame che gli consente di appoggiare un po’ la mente e in cuore ogni giorno nelle mani di qualcuno che gli vuol bene.
E qualche consiglio in più per chi assiste gli anziani:
· informateli degli eventi che succedono intorno a noi, non omettete nulla (soprattutto con la pandemia e la prevenzione per la salute)
· non dite loro che sono anziani, lo sanno, anche se non tutti lo accettano
· supportateli nelle loro scelte di intraprendere nuove esperienze, all’uso della tecnologia (guidata), attività fisiche ecc.
· non fateli sentire soli
· tenetevi sempre in contatto, con chiamate, video chiamate, visite, cene, pranzi, passeggiate, un tè il pomeriggio
· un regalino, anche se il solo vedervi per loro sarà una gioia e ve ne faranno loro di regali (ma sapete come saranno felici se gli regalate qualcosa?)
· ricordate i momenti insieme con video e foto
· preparategli un pasto o magari fate qualcosa insieme in cucina o a fare cucito o lettura.
Insomma, possiamo dare un “valore” a una ricchezza inestimabile? Eppure, ancora oggi, molti anziani vengono abbandonati, vivono soli e senza alcun supporto.