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A Pantigliate siamo attivi da oltre 20 anni e le nostre energie non sono solo rivolte a migliorare la qualità della vita e contrastare ogni forma di esclusione sociale, ma soprattutto per diffondere la cultura e la pratica della solidarietà e della partecipazione. Ci impegniamo molto per valorizzare l’esperienza, le capacità, le conoscenze, la creatività e le idee da condividere. In tale ottica è fondamentale quindi sollecitare rapporti di solidarietà e simpatia in uno scambio di competenze. 

Negli anni ‘70 l’area era destinata a piscina scoperta. Il fallimento dell’iniziativa comportò un deterioramento delle strutture e l’esposizione al rischio di brutte frequentazioni. La piscina abbandonata era ridotta a discarica abusiva. Cittadini volenterosi contrastarono il degrado e recuperarono l’area. La presenza dei volontari ha funzionato da deterrente per i malintenzionati. Un presidio legale impedisce infatti il dilagare di iniziative illegali. Ripopolata la zona con animali, alberi e fiori, si è creata una vera oasi, dove poter rigenerarsi stando in contatto con la natura.

I volontari dell’Oasi del Fontanile, affiliati all’associazione Auser, si sono dedicati per anni alla tutela degli animali ospitati ed alla cura del verde. Le aree attigue al nucleo principale dell’Oasi, negli anni, sono state piantumate, creando dei boschetti con la possibilità di passeggiate. Un’area è destinata ai picnic, mentre una zona è stata dedicata agli orti. Grazie all’iniziativa promossa dall’Auser - Oasi del Fontanile di Pantigliate, nel 2018 nasce, con il sostegno dell’Amministrazione Comunale, il gruppo de #icavolinostri con l’obbiettivo di promuovere gli orti sociali. L’orto sociale si presta all’educazione alimentare, all’integrazione del reddito, all’inclusione di adulti e studenti con disabilità, oltre ad essere stimolo all’esercito dell’invecchiamento attivo, allo sviluppo della socialità e del welfare di comunità. I #icavolinostri e “InfusiAmo”, che negli orti dedicava una spirale alla coltura delle piante aromatiche, erano intesi come intervento sociale basato sulla condivisione e le iniziative si coordinavano con il “Mercato Amico” che si teneva settimanalmente nel cortile del Municipio. Nel 2020 la pandemia ha dato una battuta d’arresto a tale disegno. Durante il lockdown però nuovi associati si univano a noi e quindi abbiamo fatto esercizio di resilienza. Senza avvilirci, per proseguire, si sono riconvertite le intenzioni. Pur mantenendo l’idea di orto sociale si decise che, per mantenere il distanziamento, si sarebbero affidate le prose ai singoli partecipanti. Abbiamo constatato che l’orto sociale, come strumento versatile, utile negli interventi di riqualificazione, tutela e valorizzazione del territorio ha avuto un evidente successo durante il periodo di lock down. In un momento difficile si è rivelato attrattore di persone in cassa integrazione o in smart working. Hanno aderito fasce di utenza disparate. Il nuovo gruppo si è integrato con i soci e ha contribuito al presidio della legalità nel territorio, collaborando ad una scuola di vita e di valori condivisi.

PRESIDENTE : Anna Maria Zanaga