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HOMENewsNUOVE PROSPETTIVE PER LA VIDEOTELEFONIA A SOSTEGNO DEGLI ANZIANI FRAGILI

NUOVE PROSPETTIVE PER LA VIDEOTELEFONIA A SOSTEGNO DEGLI ANZIANI FRAGILI

25 ottobre 2016
Si è tenuto il 25 ottobre a Milano, presso la sede dell’Unione Femminile, il convegno conclusivo del progetto di Auser “IL TRENO DELLE GENERAZIONI”: finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, il progetto ha sperimentato dall’autunno del 2015 la videotelefonia come contrasto alla solitudine e strumento di monitoraggio delle situazioni di fragilità, ma è stato anche un vero e proprio viaggio nel mondo dei giovani e della terza età “connessi” per contrastare l’isolamento involontario e le diverse forme di violenza che colpiscono la popolazione anziana. Ragazzi delle classi terze e quarte delle scuole superiori, volontari Auser e utenti hanno interagito con modalità nuove per supportare la domiciliarità con l’utilizzo di sistemi tecnologici e interventi di promozione della cittadinanza attiva e dell’impegno nel sociale. 
Le sedi responsabili della sperimentazione sono state Auser Crema, Auser Territoriale di Cremona, Auser Provinciale di Lecco e Auser Insieme di Gallarate Onlus, in rete con Auser Filo Rosa (i cui esperti si sono occupati della formazione sulla violenza di genere, fisica, economica e psicologica di cui possono essere vittime le donne anziane) e i comuni di Gallarate e Casorate Sempione. 
Il progetto ha raggiunto l’obiettivo prefissato di coinvolgere 80 anziani, ma l’effetto moltiplicatore ottenuto dall’intuizione delle “piazze virtuali” ha permesso a molte più persone di beneficiare della gioia di comunicare e di intessere nuove relazione, ma anche di informarsi – potendo dialogare virtualmente in tempo reale con un esperto - su tematiche specifiche quali l’amministrazione di sostegno, la corretta nutrizione, la difesa in caso di truffe o violenze. 
“Attivare misure sperimentali in un’ottica di sistema e rivolte alle fragilità emergenti è una missione che abbiamo in comune - ha commentato Francesca Brianza, Assessore regionale al Reddito di autonomia e Inclusione sociale – e mi congratulo con Auser per il suo lavoro costante mirato a cogliere il bisogno prima che diventi patologia. Lavoreremo fianco a fianco per creare un circolo virtuoso che oltretutto porta risparmi a livello sociale, sanitario ed economico”. 
Le prospettive per l’implementazione del progetto guardano alle piazze virtuali tra utenti di diverse RSA (significativa, in questo senso, l’esperienza effettuata con “Cremona Solidale”), tra condòmini e persone residenti in altri condomìni, ma non va trascurata l’esplorazione dell’utilizzo in ambito sociosanitario. 
“Vista dagli operatori sanitari e dagli assistenti sociali, la nostra sperimentazione di videotelefonia risulta fortemente strategica – sottolinea Rino Campioni, presidente di Auser Insieme di Gallarate Onlus, che già tre anni fa collaudò in città un prototipo dell’apparecchio che trasforma un televisore in una postazione di videotelefonia – non solo per curare solitudini bensì per organizzare gli interventi sociosanitari. Con Skype abbiamo semplificato ulteriormente la fruizione dello strumento di videotelefonia e la forte azione messa in campo con le scuole ha permesso di trovare la disponibilità di diversi ragazzi in veste di tutor. Con NaturArt, cooperativa sociale che ha collaborato con noi, abbiamo attivato anche la redazione virtuale dei ragazzi, il gruppo di teatro e il laboratorio di bocce. A Gallarate, del resto, abbiamo già preso accordi per il 2017 con i principali istituti superiori e con le scuole medie per portare avanti questo progetto specifico e per promuovere percorsi intergenerazionali”. 
Dopo l’esposizione del percorso del Treno delle Generazioni a cura di Rosa Romano (componente della presidenza di Auser Lombardia e responsabile del progetto), Sandro Massi e Davide Vassallo hanno analizzato, anche attraverso l’esito di interviste e focus group, numeri e qualità del “viaggio virtuale”: è emerso che la videotelefonia ha potenziato l’autostima di volontari e utenti, ha valorizzato la comunicazione non verbale e ha contribuito a creare fiducia: molti anziani infatti hanno deciso di unire al virtuale anche il reale, esprimendo il desiderio di accedere agli altri servizi offerti da Auser e di recarsi personalmente presso le sedi Auser.
“Auser Lecco è già forte nella telefonia sociale del Filo d’Argento, con il Treno delle Generazioni si è ulteriormente consolidato il rapporto con la cittadinanza ed è cresciuta l’attenzione dei giovani verso i nostri progetti“, ha aggiunto Angelo Vertemati, presidente di Auser Provinciale di Lecco. Gli ha fatto eco Guido Bussi, presidente dell’Auser Territoriale di Cremona, che ha auspicato che il progetto diventi patrimonio di tutte le sedi Auser come attività ordinaria e ha sostenuto con convinzione l’idea dell’applicazione in ambito sociosanitario. 
“Esperienza e competenza: questo è il binomio irrinunciabile per portare avanti progetti come il Treno delle Generazioni – ha concluso Ersilia Brambilla, presidente di Auser Lombardia –. Siamo orgogliosi dei risultati ottenuti, che sono il punto di partenza per instaurare nuove azioni sui vari territori. In ottica intergenerazionale sarà interessante puntare a relazioni efficaci con presidi e insegnanti, per avvicinare sempre più i giovani a iniziative di cittadinanza attiva, e intercettare nuove opportunità di applicazione della videotelefonia per la tutela degli anziani fragili”.