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HOMENewsA centinaia di migliaia in marcia per il clima

A centinaia di migliaia in marcia per il clima

01 dicembre 2015
"Di manifestazioni ce ne sono molte e qualche scettico sosterrà che non hanno mai cambiato nulla. E’ già più raro che in tutto il mondo, veramente in ogni angolo di mondo, si tengano nello stesso giorno migliaia di manifestazioni con lo stesso obiettivo.
Domenica 29 novembre 2015 è successo.
Il giorno prima dell’inizio della Conferenza sul clima di Parigi tante persone hanno voluto far sentire la loro voce, per chiedere che i capi di Stato e di governo assumano impegni certi che scongiurino le conseguenze di un riscaldamento globale fuori controllo.
Invito a scorrere le immagini delle tante manifestazioni, dai siti che segnaliamo a fondo pagina. Colpiscono i colori, le fogge, le modalità più svariate; guardate le didascalie che indicano il luogo di svolgimento delle manifestazioni.
C’è veramente da fare il giro del mondo, passando di fuso in fuso.
E soprattutto si ricava piena consapevolezza che la lotta contro i cambiamenti climatici non è un lusso dei popoli più ricchi, ma coinvolge e chiama all’azione tutti i continenti.
In tempi di tensioni internazionali fortissime, di conflitti sanguinosi, di terrorismo e di guerre, la galleria fotografica di domenica 29 novembre richiama ben altre immagini: una cittadinanza planetaria che supera il divario d’interessi e di culture per trovarsi unita sulle stesse ragioni.
Bisogna limitare le emissioni di gas serra, bisogna darsi regole comuni per trasformare radicalmente i nostri sistemi di vita e le nostre economie perché dobbiamo bandire entro pochi decenni i combustibili fossili e dar vita ad una società “carbon neutral”.
Ce la faremo? Dobbiamo farcela. Guardate un’immagine del nostro pianeta presa dallo spazio, è la nostra unica casa, la casa comune di tutti noi. Guardate la stessa immagine, per esempio dal sito di Avaaz, con le tante segnalazioni luminose, una per ogni posto sede della marcia per clima. Avete una rappresentazione icastica di cosa stiamo dicendo: un’unica casa comune, un unico popolo che vuole difenderla, prescindendo dalle molte differenze che ci fanno credere diversi o addirittura nemici.
Qui, in queste immagini, c’è la risposta agli interrogativi che vengono posti in questi giorni.
Le divisioni si stingono quando comprendiamo che ciò che condividiamo è molto di più e molto più importante di ciò che ci divide. 
E’ la conferma di quanto si è scritto a proposito degli SDG (gli obiettivi per lo sviluppo sostenibile approvati dalle Nazioni Unite) e quanto sostiene l’enciclica “Laudato si”. 
Ambiente ed ineguaglianza sono due facce della stessa medaglia, non si affronta l’uno se non si affronta l’altro, non si risolve l’uno se non si risolve l’altro.
Oslo e Quezon City, Londra e Bargny, il Cairo e Tokyo, non sono centri di due mondi incomunicanti ed avversi, i più ricchi ed i più poveri, ma luoghi dello stesso movimento mondiale che cerca un equilibrio con i sistemi che sostengono la nostra vita, nel nome di ciò che condividiamo e ci accomuna nello stesso destino.
Siamo tuttavia consapevoli che la giornata di domenica è solo un primo passo, come probabilmente sarà un passo non decisivo la Conferenza di Parigi, ma non sottovalutiamo quanto accade in questi giorni, una rinnovata attenzione di popoli e Stati, per la prima volta con questa intensità".
Fulvio Fagiani (vicepresidente Auser Besozzo Insieme, coordinatore di Agenda 21 Laghi) 

Siti consigliati sulla marcia del 29 novembre
• Avaaz: https://secure.avaaz.org/en/event/globalclimatemarch
http://350.org/