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HOMENewsUN PERICOLO SCAMPATO: racconti dalla seconda guerra mondiale

UN PERICOLO SCAMPATO: racconti dalla seconda guerra mondiale

20 febbraio 2014

Sono nato nell’ottobre del 1926 a Milano e nel 1942 avevo 16 anni.
Quando nel 1942 Milano subì pesanti bombardamenti, anche la scuola che io frequentavo, l'istituto Feltrinelli, venne semidistrutta. Per seguire regolarmente gli studi mi trasferii presso dei parenti a Miazzina, nei pressi di Intra sul lago Maggiore, sede dell'istituto Cobianchi che aveva gli stessi indirizzi scolastici del Feltrinelli. Per andare e tornare da scuola fruivo di un autobus che faceva regolare servizio.
Sulle montagne circostanti c'erano dei nuclei di partigiani e a Pallanza, vicino Intra, c'era un presidio militare tedesco che sovente pattugliava la zona.
Accadde che un componente di una di queste pattuglie una sera mancasse all'appello dopo un giro d'ispezione nella zona di Miazzina; il comando tedesco suppose che fosse stato catturato dai partigiani.
Il mattino seguente, all'arrivo dell'autobus proveniente da Miazzina, i tedeschi catturarono tutti i passeggeri, me compreso, ci introdussero con la minaccia delle armi nella sala d’attesa della stazione ed annunciarono con il megafono che se entro mezzogiorno non fosse rientrato il loro milite avrebbero effettuato su di noi una decimazione: avrebbero cioè preso una persona di noi su dieci e l'avrebbero fucilata sul posto.
Si può immaginare il nostro stato d'animo: un misto di paura (tanta), di odio e di rabbia per tale minaccia.
Fortunatamente tutto si risolse poco dopo per il rientro in sede del milite mancante e fummo rilasciati, senza alcuna scusa o spiegazione.
È uno dei tanti orrori vissuti a causa della guerra.

Gianfranco Barbesta
Volontario Auser Filo d’Argento del Meratese