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MARA FIORINI È LA NUOVA PRESIDENTE DELL’AUSER PROVINCIALE DI MANTOVA
MARA FIORINI È LA NUOVA PRESIDENTE DELL’AUSER PROVINCIALE DI MANTOVA
09 marzo 2021
Mara Fiorini, eletta il 26 febbraio come nuova presidente di Auser Mantova, è una donna intelligente, intraprendente e con lo sguardo rivolto al futuro. Il suo rapporto con Auser ha radici profondissime: “Conosco Auser Mantova fin dalla sua fondazione – racconta la neopresidente - perché mio padre era stato uno dei primi ad abbracciare l’idea di Bruno Trentin, ispiratore di un’associazione che fosse risorsa per gli anziani, e ha costruito a Sermide, su progetto di un architetto quotato, uno dei più bei centri Auser di tutta la Lombardia. L’idea di Auser piacque tantissimo in paese e le persone si sono subito sentite accolte e utili, tanto che in breve tempo un abitante su cinque era socio tesserato all’associazione”.
Quando è arrivata in Auser?
“Nell’ottobre del 2016, subito dopo essere andata in pensione. Nel 2017 sono diventata vicepresidente sotto la guida di Edoardo Chiribella e, allo stesso tempo, sono diventata presidente dell’Auser di Revere; è un ruolo che ho ancora adesso. Al Provinciale, ora, Paola Redaelli è la mia vice e ho come componenti di presidenza Annalisa Spedo, Pietro Nardi, Amilcare Malacarne e Annamaria Valdesi. Edoardo Chiribella rimarrà in associazione e si occuperà dei progetti, fondamentali per la sostenibilità e per la costruzione della rete”.
Che esperienza professionale porta con sé?
“Se parliamo della mia carriera lavorativa, mi sono sempre occupata di controllo e successivamente di assicurazione qualità di una multinazionale dell’alimentazione; in seguito, nell’Alto Vicentino, sono stata quality manager con il compito di recarmi nei paesi produttori di cereali e leguminose, in Europa e nel mondo. È stata un’esperienza formativa, perché sono entrata in contatto con realtà diverse dalla nostra: raccomanderei a tutti i giovani percorsi che diano punti di vista differenti da quelli a cui siamo abituati”.
Nel corso della sua presidenza di Auser Mantova, spetterà a lei la fase di ricostruzione post Covid-19: che riflessioni ha fatto a riguardo?
“Il modo in cui stiamo costretti a vivere oggi sta disgregando il tessuto sociale. Quando mi incontro con i soci, quelli che hanno trovato una ragion d’essere anche in questa situazione stanno tutto sommato bene, ma altri sono purtroppo in uno stato di depressione preoccupante. La prima domanda che mi viene rivolta è sempre la stessa, cioè quando riapriremo i centri… È pur vero che in provincia abbiamo riattivato i trasporti e la telefonia, ma è fondamentale il punto di aggregazione: le sedi Auser aperte danno a tantissime persone la possibilità di conversare, giocare, fare ginnastica, seguire corsi e molto altro. Il mio programma è ricostruire, appunto, il tessuto sociale con una cura maggiore dei territori ancora più delle città, perché spesso nei piccoli paesi il centro Auser aperto è l’unica risorsa. La mia preoccupazione sarà riportare in Auser gli iscritti che quest’anno non hanno potuto frequentare i nostri spazi e valorizzare sempre più le sedi fuori città”.
Quali saranno le prime azioni della sua Presidenza?
“Dobbiamo camminare sulle gambe di tante persone: come Auser dobbiamo diventare ancora più capillari e far sentire ciascun socio più partecipe della vita e delle scelte della nostra associazione. A proposito della valorizzazione dei piccoli centri, calibreremo l’approccio progettuale affinché anche tali sedi possano progressivamente metabolizzare alcune tecnologie, come ad esempio la geolocalizzazione per ottimizzare gli accompagnamenti protetti e il loro impatto ambientale. Se entro giugno qualche attività di promozione sociale potrà riprendere, anche per quanto riguarda la socializzazione recupereremo e torneremo a includere tante persone che hanno sempre fatto affidamento su di noi per costruire relazioni amicali e per sentirsi parte di una grande famiglia”.
• Nella foto, Mara Fiorini (al centro) con Ermelinda e Loredana (due volontarie di Auser Revere).