Il 10 marzo abbiamo ricevuto dall’Assessore Bolognini la circolare che potete scaricare dal link in verde.
L’Assessore ci fa partecipi dei contenuti del documento perché, pur essendo finalizzato al volontariato organizzato dal Servizio di Protezione Civile, potrebbe risultare utile per gli aspetti di nostra competenza.

Lo scopo della citata circolare è quello di stabilire un modello operativo condiviso tra il sistema regionale di Protezione Civile, il Sistema Sanitario, le Amministrazioni locali (Province e Comuni) e il volontariato organizzato di Protezione civile.
A noi sembra fondamentale stabilire un modello operativo di tal natura, anche se ancora una volta il ruolo delle associazioni di volontariato, come la nostra, viene sottaciuto.

Possiamo indicarvi alcuni punti delle disposizioni che possono essere utili ad orientare il nostro operato in questo contesto impegnativo:

> viene individuato il COC ( Centro operativo comunale) nell’ambito del quale i volontari di protezione civile, oltre alle consuete attività di supporto al COMUNE, di natura logistico/amministrativa potranno essere impiegati, anche ad attività di SUPPORTO AI SOGGETTI “FRAGILI”, noti ai servizi sociali comunali o comunicati ai Sindaci dalle ATS, che non manifestano sintomi del Covid -19. Le attività di supporto indicate sono: la consegna di generi alimentari a domicilio, la consegna di medicinali, la consegna di altri generi di necessità.

Si tratta, quindi, delle fasce di popolazione che di norma utilizzano i servizi svolti da Auser, anche relativamente alle fattispecie individuate. Qualora si verificassero delle difficoltà nelle Ala a mantenere alcuni servizi già programmati, riferendoci in particolare agli accompagnamenti per terapie salvavita (dialisi o terapie oncologiche non differibili), oppure a consegne di farmaci e pasti, o altri generi di necessità, vi invitiamo a rivolgervi ai sindaci competenti e ai sopracitati COC, citando la circolare dell’Assessore Bolognini.

Nella giornata odierna abbiamo già dovuto confrontarci con questi problemi, perché i nostri generosi volontari sono di norma compresi nella fascia degli over 65enni e, nella situazione attuale, per molti non è più possibile o consigliabile praticare servizi sul territorio, soprattutto se richiedono spostamenti.
Abbiamo altresì potuto costatare che le risposte dei sindaci e/o delle strutture sanitarie non sempre sono all’altezza della situazione.
Nei casi sopra descritti e qualora i servizi fossero svolti con mezzi di trasporto di proprietà di Auser, come modalità collaborativa e responsabile, possiamo mettere a disposizione del Comune i nostri automezzi.

Concludendo, pur nei limiti di una circolare che non è rivolta alle Associazioni di volontariato come Auser e nello spirito con cui l’Assessore Bolognini ci ha fatto partecipi, abbiamo cercato di fornire, per le criticità che si stanno verificando, una linea di comportamento responsabile, utile a non lasciare nessuno in solitudine, senza una risposta.

La Presidenza di Auser Regionale Lombardia
Ersilia Brambilla, Fulvia Colombini, Angelo Vertemati